CURIOSITA' AMENITA' E OCCHIO CRITICO

CURIOSITA' AMENITA' E OCCHIO CRITICO
IO VEDO, TU OSSERVI, EGLI GUARDA

venerdì 18 marzo 2011

MY MUSE - LA RIVISTA PER CHI AMA DOLLS E GLAMOUR

Esce in questi giorni MY MUSE, una rivista in inglese, ma tutta made in Italy, dedicata alla fashion doll art e a tutto ciò che riguarda il mondo cult delle bambole. Sarà in vendita on line sia in versione cartacea (40 pagine in formato 8.25 x10.75), che digitale e mobile. Un progetto a 360° gradi per arrivare dappertutto.

Le ideatrici di questo ambizioso progetto, destinato a sicuro successo, sono Pamela De Lorenzi e Clara Fornari, giovani e talentuose editrici responsabili della rivista, supportate da un eccellente team di collaboratori fashion artist. In questo numero troverete in primo piano le interviste a Julian Martinez, Paulette Goodreau con le sue doll, ed Angie Scorr con le sue miniature culinarie.
La rivista offrirà anche interessanti (e utili a tutti) tutorials e il primo sarò quallo di Angela Reitano che realizzerà la sua Alice. Segnalo inoltre all'interno un photo album, che per bellezza e perfezione tecnica è tutto da ammirare.

mercoledì 16 marzo 2011

MOLTO PIU' ANTICAMENTE DEI 150 ANNI DELL'UNITA' D'ITALIA






Va, pensiero, sull'ali dorate;

Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano libere e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate...
Oh mia patria sì bella e perduta!
Oh membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima[3] ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!



Va' pensiero  è uno dei cori più noti della storia dell'opera, collocato nella parte terza del Nabucco di Giuseppe Verdi (1842), dove viene cantato dagli Ebrei prigionieri in Babilonia.

Il poeta Temistocle Solera scrisse i versi ispirandosi al Salmo 137 Super flumina Babylonis.

BARBIE CREA TENDENZA IN VETRINA

A Trieste Barbie e Ken non hanno fatto neanche in tempo ad entrare in una galleria d'arte, che pochi giorni dopo l'inaugurazione della mostra Cinquant'anni nell'ombra di Barbie, la fashion doll compare in versione sexy nelle vetrine della boutique erotica "Follie Pigalle" di via Felice Venezian 16 (poco distante da Linea d'Arte).


"Ho scelto Barbie per trasmettere l'atmosfera giocosa del mio negozio tutto al femminile", spiega Lara, la titolare di "Follie Pigalle". "Quando una donna entra da noi, vogliamo che si senta coccolata e non obbligata a comperare, ma che riacquisti un po' di buonumore e, perché no, anche maggiore fiducia in se stessa. Le nostre clienti hanno un'età che va dai 18 ai 70 senza distinzione. Alcune entrano da sole, altre sono timide, certe si tirano dietro mariti/compagni, ma tutte hanno una gran vitalità. Barbie mi sembrava il soggetto più adatto a rappresentarci nelle vetrine del negozio".



Lingerie, corsetteria sartoriale, luxury toys griffatissimi con swarovski e piume di cigno, condomerie di tutti i gusti..., manette discrete utilizzabili come braccialetti, maschere veneziane, dadi per giochi divertenti e scarpe di raso rosso degne delle Basics.


 Barbie nuovamente testimonial di seduzione femminile e potrebbe sorprenderci con un paio di pastiese e manettine eleganti di strass sotto il kimono vintage #821 nella prossima apparizione pubblica.

martedì 15 marzo 2011

PRIMA INTERVISTA A CANE VID (very important dog) DIVERSAMENTE ABILE

In occasione del prossimo 19 marzo, giorno della festa del papà, il mio amico S. R., ha deciso di dedicare un'intervista speciale al suo delizioso Jack Russell, Victor du Pont Neuf, cagnolino dotato di talenti sorprendenti nonostante sia diversamente abile (i suoi occhi non vedono dalla nascita). 
Ve la propongo qui di seguito. Vale la pena di leggerla. Victor è un cane molto, molto particolare.


Victor mi riceve nel suo lussuoso appartamento nel centro di una cittadina del Nord Italia (ci ha chiesto di non rivelarne il nome).
L’appartamento è pieno di oggetti d’arte e di tappeti antichi.
Lui è su un comodo divano in pelle nera. Io mi accomodo su una sedia.

Intervistore - Buon giorno e grazie per avermi ricevuto.
Victor du Pont Neuf - Prego, si accomodi. Una crocchetta?
I. - Crocchetta?
V. P. N. - Volevo sapere se gradisce una crocchetta.
I. - No, grazie.
V. P. N. - Sicuro? Queste sono al salmone.
I. - In realtà sono ansioso di entrare nel vivo dell’intervista. Mi piacerebbe che mi parlasse degli inizi della sua carriera.
V. P. N. - Beh, Parigi non offriva molto per un attore dal carattere esuberante come il mio. Sa, quei filmini tetri... Così sono partito per Hollywood. Come tutti ho cominciato con piccoli ruoli, qualche spot. Poi ho recitato in The Mask, con quel giovane esordiente, Jim Carrey.
I. - Esordiente?
V. P. N. - Dovevano trovare un attore brillante e passabilmente bravo ma che non mi offuscasse. Sicuramente lavorare al mio fianco è stata per lui una grande opportunità.
I. Mi sembra un po’ immodesto da parte sua...
V. P. N. - Perché immodesto? Quando sono per strada tutti dicono immediatamente: “E’ quello di The Mask!”. Non credo dicano la stessa cosa di Jim.
I. - Mmm... non se la prenda... cambiando argomento...
V. P. N. - Comunque, per me è stato un piacere lavorare con un attore così promettente. Poi è molto carino.
I. - Scusi, ma come fa a dire che è carino? Lei non è cieco dalla nascita?
V. P. N. - Si dice non vedente.
I. - Scusi, non vedente.
V. P. N. - Noi non abbiamo bisogno degli occhi come voi che dovete supplire alle carenze del vostro olfatto limitato. Jim aveva un buon odore, e poi era abbastanza intelligente, per essere un uomo. Un istrione tremendo, ma nel privato era anche affettuoso, quasi coccolone. Bisogna che lo chiami uno di questi giorni..
I. - Coccolone? Questo si che è uno scoop! Comunque non si direbbe che lei sia cieco, scusi, non vedente. Ha dei bellissimi occhi...
V. P. N. - Si, lo so.
I. - ... ha incontrato difficoltà nel suo lavoro?
V. P. N. - Per via della vista? No, naturalmente. Per alcune riprese hanno usato degli stun...dogs, ma alcune...
I. - Stuntdogs?
V. P. N. - Stuntdogs, certo. Sa, quelli che si sostituiscono agli attori nelle scene pericolose.
I. - Ah, capisco. Stuntdogs ...
V. P. N. - ... dicevo che alcune scene pericolose ho voluto girarle io stesso.
I. - Davvero? E’ stato molto coraggioso.
V. P. N. - Si, lo so.
I. - Comunque The Mask le ha dato una fama internazionale.
V. P. N. - Si, lo so. Un’ascesa inarrestabile. Poi ho recitato in Allarme Rosso ed altri films.
I. - Come la commedia brillante Lui, Lei e Babydog...
V. P. N. - Sta scherzando? Quell’impostore!
I. - Impostore?!
V. P. N. - Si, un volgare sangue misto! Non è del casato dei Jack Russell.
I. - Però, scusi... ma quando è stato girato The Mask, lei non era ancora nato!
V. P. N. - E allora? Ma lei dove vive? Non lo sa che noi abbiamo una coscienza collettiva?
I. - Coscenza collettiva... Non mi dica che crede a quelle sciocchezze New Age!
V. P. N. - Macché New Age! Ma si informi un po’! Persino alcuni di voi ne parlano. Ne parlava Jung, le filosofie orientali, Ervin Laszlo, l’esperimento di Princetown... Davvero, non so cosa fareste senza di noi. Comunque ne avete una anche voi, di coscienza collettiva, se solo vi degnaste di accorgervene.

Dopo un po’ si calma.


V. P. N. - La mia pallina.
I. - Pallina?
V. P. N. - Ha visto la mia pallina? Me la può tirare? E’ un ottimo inibitore dell’ansia.
I. - Ah, eccola... mmm... cambiando argomento ... mi piacerebbe parlare un po’ della sua vita, se non le dispiace ... 
V. P. N. - Mi sono quasi ritirato a vita privata col mio uomo, un maschio.
I. - Il suo uomo, un maschio?
V. P. N. - Perché ripete sempre quello che dico?
I. - Scusi, è che non capisco il senso...
V. P. N. - (paziente) Sa, alcuni di noi hanno un uomo. Maschi... femmine... ha presente? Le femmine si riconoscono per via delle mammelle, sono un po’ più piccole e parlano di più. Sono loro che procacciano il cibo.
I. - Capisco, e lei come ha incontrato il suo?
V. P. N. - L’ho trovato quando stavo ancora a Parigi. All’inizio erano due, due maschi. Vagavano sperduti perché il loro cane precedente li aveva abbandonati. Alcuni di noi sono davvero senza cuore ... abbandonarli così ... in aperta campagna ... Insomma, mi si stringeva il cuore al solo guardarli, così li ho adottati. Poi uno è mancato e ... l'altro è rimasto solo. Sto cercandogli qualcuno per un po' di compagnia. Soffre di malinconia sennò.
I. - Immagino.
V. P. N. - Comunque, adesso che sono più libero ho più tempo per occuparmi di lui. Lo porto a spasso, a farsi tosare ... Questo genere di cose. E’ uno dei vantaggi dell’essere di più a casa. E’ molto affettuoso (mica agitato come Jim, che salta in continuazione e fa un sacco di smorfie e di versi). Mi metto con lui nella sua cuccia...
I. - Cuccia?
V. P. N. - Si, una cuccia! Sa, quella cosa quadrata, con quattro gambe, un materasso, la coperta. Lei dorme forse sul pavimento? (Fra sé) Santo cielo. Non potevano mandare qualcun altro?
I. - Uh... Progetti per il futuro?
V. P. N. - Sto esaminando alcuni copioni, ma al momento nulla di veramente alla mia altezza.
I. - E la vita sentimentale?
V. P. N. - Beh... ho molte spasimanti. Quando esco ne incontro molte: mi piace annusarle. A lei non piace?
I. - Se mi piace cosa? Annusarle? Beh, sì... ma mica per strada!